Perché e come preservare le ossa in menopausa

Perché e come preservare le ossa in menopausa

Fatica ad alzarsi, fatica ad abbassarsi, dolore alle ginocchia, dolore alle anche... Che pizza!
La menopausa può essere una condizione a cui è difficile abituarsi, in particolare quando il suo arrivo comporta l'insorgere di fastidi, indolenzimenti e sintomi non desiderati. 

Sappiamo che la menopausa per noi donne è un momento in cui ascoltare il nostro corpo e porre attenzione ai segnali per poterci prendere cura di noi stesse e del nostro benessere. 

Ed è quando ci accorgiamo dei cambiamenti che questa condizione può comportare che cominciamo a ricercare quali soluzioni potrebbero aiutarci a vivere più serenamente. 

C'è solo una piccola insidia che non rende semplice questo lavoro: ci accorgiamo dei cambiamenti esterni, di quelli che ci provocano dolore ma non di quelli silenziosi...

Cosa succede al nostro corpo con la menopausa?

La menopausa è una condizione fisiologica che coincide con la fine del periodo fertile della donna. Quando la donna entra in menopausa, cessa la produzione degli ormoni riproduttivi, gli estrogeni. 

Lo squilibrio ormonale cui l'organismo va incontro ha effetti sia a livello fisico che psichico. Si presentano tutti quei sintomi tipici della menopausa: vampate, sudorazioni, cambiamenti d'umore repentini, insonnia... insomma la lista è lunga. 

Non tutte le donne soffrono in modo drastico l'arrivo della menopausa ma ciò non vuol dire che si possano sottovalutare i cambiamenti cui, indipendentemente dai sintomi percepiti, il nostro corpo va incontro. 

Nel lungo periodo e silenziosamente infatti aumenta il rischio di problemi cardiovascolari e di osteoporosi, anche conosciuta come "malattia delle ossa fragili". 

Perché le ossa si indeboliscono? 

Devi sapere che le ossa sono tessuto vivente che si rigenera continuamente nel corso della vita grazie all'equilibrio tra due importanti processi: degradazione del vecchio tessuto e ricostruzione di nuovo tessuto. 

Ci sono varie fasi nella vita in cui questo equilibrio si sposta più verso la ricostruzione di tessuto e altre, come la menopausa, in cui invece il tessuto viene distrutto molto più velocemente di quanto non venga ricostruito.

Ciò comporta che con il passare del tempo le ossa perdano lentamente massa e aumenti il rischio di andare incontro a fragilità ossea. 
Questo non è un rischio di cui solitamente si parla, nonostante in Italia siano circa 4 milioni le donne in post-menopausa che soffrono di osteoporosi.

Con l'avvicinarsi della menopausa sarebbe buona prassi effettuare dei controlli sulla condizione di salute delle ossa ed adottare delle abitudini volte a preservarle. 

Come preservare le ossa in menopausa?

Come fare quindi per evitare che le ossa si indeboliscano fino alla patologia? 

Dobbiamo innanzitutto specificare che non è solo la menopausa a influenzare lo stato di salute delle ossa, ci sono altri fattori come l'ereditarietà o l'assunzione di farmaci per la cura di determinate patologie che possono concorrere all'insorgere della patologia. 

Quello che possiamo fare tuttavia è adottare dei comportamenti sani nella nostra quotidianità per ridurre i fattori di rischio e quindi le probabilità di ritrovarsi con l'osteoporosi.

3 pilastri sono fondamentali:

  • Alimentazione equilibrata: una delle carenze più evidenti ed incisive che si riscontrano nella dieta è lo scarso apporto proteico. La dieta mediterranea e la dissociazione pranzo/cena che sono molto diffuse nella nostra cultura sono abitudini controproducenti per il mantenimento della salute ossea. Rispettare il fabbisogno giornaliero di nutrienti è fondamentale per consentire all'organismo di svolgere le proprie funzioni. Il caso delle proteine è particolarmente importante perché quando il corpo non le riceve le recupera dai tessuti che ne sono più ricchi all'interno del corpo: le ossa;
  • Attività fisica: lo stimolo del movimento, in particolare quello associato alla forza di gravità, è ottimo per aumentare la massa ossea. La contrazione muscolare infatti attiva processi per la rigenerazione del tessuto;
  • Integrazione: l'assunzione di integratori si rivela spesso utile per contrastare l'azione di invecchiamento. Come abbiamo visto con l'avanzare degli anni gli equilibri cambiano, ecco perché è bene assicurarsi che il nostro corpo riceva ciò di cui ha bisogno per continuare ad occuparsi di sé. 

Quali integratori non possono mancare in menopausa? 

Oggi ti parlo nello specifico di ciò che devi integrare per la salute delle tue ossa. 
I nutrienti che devi assicurarti di integrare sono di 3 generi: proteine specifiche, vitamine e minerali. 

Quando parlo di proteine specifiche mi riferisco al collagene: pensa che oltre l'80% delle ossa è fatto di collagene! Ma non di un collagene qualsiasi, parlo del collagene di tipo 1. 
Ma perché integrarlo? A partire dai 30 anni la produzione interna di collagene comincia a calare e così le cellule perdono il nutrimento che le stimolava a rigenerare i tessuti. 

In questo articolo vorrei fare in particolare chiarezza sui micronutrienti (vitamine e minerali) che sono davvero importanti e questo perché esistono multivitaminici di ogni genere, con quanti più ingredienti possibili. Insomma, per non sbagliare, integriamo di tutto un po'. 

La verità è che ciò di cui non abbiamo bisogno il corpo lo elimina, perciò perché appesantirlo? 

Nella classe delle vitamine 3 sono importanti per il tessuto osseo: 

  • vitamina D: per l'assorbimento del calcio; 
  • vitamina K: per trasportare il calcio alle ossa e attivare l'osteocalcina che lo lega al tessuto;
  • vitamina C: per stimolare la sintesi interna di collagene.

E per i minerali: 

  • calcio: principale componente minerale delle ossa; 
  • magnesio: fattore importante per la sintesi della vitamina D. Inoltre il magnesio aiuta contro tutti i tipici sintomi della menopausa essendo coinvolto in un'infinità di processi interni; 
  • silicio: minerale che collabora alla produzione del collagene. 

La vitamina D solitamente ha dosaggi e prescrizioni specifiche in base alle esigenze della persona e può essere presa continuativamente o a cicli a seconda delle indicazioni del medico. 

Ecco perché dentro Lynup, creato dal nostro team di epserti, non trovi la vitamina D ma tutti gli altri ingredienti. Senza aggiunte! Se vuoi saperne di più lo trovi qui

Vorrei inoltre darti un altro consiglio: separa l'assunzione del collagene da quella dei micronutrienti che hanno tempi e modalità di assimilazione diverse. In questo modo favorirai l'assorbimento!

Ci tengo a ricordare che gli integratori non vanno considerati come sostituto della dieta, ma inseriti in un contesto alimentare equilibrato. I multivitaminici sono studiati per rispettare il fabbisogno giornaliero di nutrienti ed essere abbinati alla dieta. 

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